Call for papers:
XVIII SISP ANNUAL CONFERENCE
UNIVERSITY OF PERUGIA – Department of Political Science - UNIVERSITY FOR FOREIGNERS OF PERUGIA - Department of Human and Social Studies
11 – 13 September 2014
https://www.sisp.it/conference
Deadline for paper proposals: 15 May 2014
To propose a paper, please send a 100-200 words abstract to the panel convenors
Panels on Religion and Politics:
1) Religion and Political Parties - [English and Italian]
2) Religione e relazioni internazionali (Religion and International Relations) [English and Italian]
3) Religion and Local Politics [English only]
4) L’impronta della religione sulla teoria e sulla prassi democratica [Italian only]
Panel off section: Religion, Secularism and Politics in 21st Century Turkey [English only]
PANEL ABSTRACTS:
Religion and Political Parties
Chairs: Luca Ozzano ( luca.ozzano), Massimiliano Livi ( maxlivi)
Abstract: The role of religion in politics is still understudied as a consequence of the so-called “secularization paradigmâ€, which has been hegemonic in twentieth-century social sciences. Particularly, the role of religiosity within political parties has often been neglected for two reasons. First, there is a widespread normative prejudice about the role of religions in democratic
and democratizing systems, where they are perceived to be illiberal and potentially anti-democratic actors. Second, there is the methodological difficulty of defining them with precision, since the concept of ‘religious parties’ is often adopted to define intransigent, fundamentalist political parties.
However, there is growing interest in the political science community about the role of religion in party politics. On the one hand, explicitly religiously inspired political parties have been playing a crucial role in contemporary democracies, at least since the rise of Christian democracy in Europe after World War II. Moreover, many parties which do not explicitly define their identity in religious terms – particularly conservative parties – focus however more broadly their platform on religious values or exploit religious issues in specific historical moments; on the contrary, other political forces take secularism as the milestone of their political action. Finally, Churches and other religious institutions and organizations, although not directly engaged in party politics, are often able to influence the activity of political parties through their lobbying activities.
This panel aims at exploring such dynamics, by including both single-case studies devoted to national cases or single political parties, as well as broader theoretical and comparative works.
Religione e relazioni internazionali
Chairs: Valter Coralluzzo ( valter.coralluzzo)
Abstract: È noto che per lungo tempo gli studiosi di Relazioni internazionali (RI) d’ogni scuola e indirizzo non hanno prestato alcuna attenzione alla religione, o l’hanno relegata a un ruolo affatto marginale, al punto da far parlare di un vero e proprio “esilio†del fenomeno religioso dal campo d’indagine della disciplina scientifica delle RI. Il fatto è che nel codice genetico di tale disciplina è iscritto quello che Scott Thomas ha definito “il postulato westfalianoâ€, ossia la convinzione che la privatizzazione della religione e la secolarizzazione della politica rappresentino un passaggio obbligato ai fini del consolidamento di un ordine internazionale. Negli ultimi decenni, tuttavia, a fronte del crescente rilievo del fattore religioso nelle dinamiche della politica mondiale, gli studiosi di RI si sono mostrati maggiormente propensi a prendere sul serio la questione religiosa. Da una parte, v’è chi ha cercato di integrare la religione nella teoria delle RI, sia interrogandosi su come (a prezzo di quali compromessi epistemologici) il fattore religioso possa essere incluso in tradizioni di ricerca (come il realismo e il liberalismo) nate e sviluppatesi sotto l’egida del paradigma della secolarizzazione, sia proponendo paradigmi innovativi o spingendosi addirittura (come Vendulka Kubálková) a proporre la creazione di una sub-disciplina che metta la religione al centro della propria analisi degli affari internazionali. Dall’altra, v’è chi ha indagato le forme e la misura dell’influenza del fattore religioso sulle politiche estere degli Stati e il ruolo effettivo che la religione e gli attori religiosi transnazionali giocano nella politica mondiale e all’interno di vari scenari regionali, come fonte di conflitto e/o fattore di pacificazione. Il panel intende affrontare l’insieme di questi problemi, accogliendo contributi che analizzino il ruolo della religione nella teoria e nella pratica delle RI.
Religion and local politics
Chairs: Xabier Itçaina ( x.itcaina),Alberta Giorgi ( albertagiorgi)
Abstract: The relationships between religion and politics are a topic usually dealt with from a national or international perspective. Nevertheless, the changes in the contemporary political systems, in Europe and abroad, reshaped the hierarchies between the local and the national spheres on a number of policies. Specifically, the processes of devolution and subsidiarization of policies, as well as the cooperation between private (for- and non- profit) and public organizations (especially in the field of social services) under the horizontal governance perspective, increased the importance of local politics. The local scale is particularly relevant as constituting the arena where public authorities, private actors, religious and secular “third sector†organizations manage – or not - to constitute efficient networks of governance in the welfare field. These local arrangements constitute an implicit form of regulation of public life by religious actors that, in some cases, might not coincide exactly with the sociopolitical preferences of the religious central authorities. They also raise, particularly in the field of welfare, the issue of the externalization of social services from public welfare institutions to third sector organizations. In addition, politicized controversies on symbolic issues often take place at the local level – the debates over the localization of mosques in Italy, for example, and, more broadly, the issues dealing with religion in public life. At the same time however, grassroots religious organizations, movements and associations are playing an increasing role in Southern European territorial politics, thus developing new and sometimes unexpected articulations with social movements : examples are movements for public water and against discrimination, the renewed engagement of religious associations in politics and in anti-austerity mobilizations in many European countries.
This panel is a continuation of previous venues dealing with similar topics at the SISP Conference 2013 in Florence and the ECPR General conference in 2012. By doing so, we hope to foster collaboration between researchers involved in this topic. The panel aims at exploring the political involvement of religious associations and organizations at the local level, their social and political role, their networks and relationships. Papers’ topics include (but are not limited to): religious associations and social and political movements, third-sector religious organizations and local policies, interactions between religious and political identities. Papers dealing with empirical cases from South-Western and/or South-Eastern European territories and implying different denominations are more than welcome.
L’impronta della religione sulla teoria e sulla prassi democratica
Chairs: Antonio Campati ( antonio.campati)
Abstract: Nella riflessione contemporanea emerge una concomitanza che merita di essere approfondita: da un lato, il ‘ritorno del sacro’ (soprattutto nelle relazioni internazionali) e, dall’altro, il consolidarsi di un processo teorico che mira a svelare i ‘limiti’ del sistema democratico, non per proporne semplicistici superamenti, ma per favorirne lo studio sotto una lente genuinamente realista. In questa prospettiva, la relazione di problematica (co)esistenza fra il regime democratico e la religione solleva diversi interrogativi, la maggior parte dei quali rimasti ancora inevasi. Ciò si verifica, a maggior ragione, se la democrazia viene osservata come un ‘prodotto’ culturale dei tempi storici. Seguendo tale impostazione, il rapporto fra democrazia e religione può essere esaminato attraverso un adeguamento di prospettive: mentre la prima non coincide con lo stadio conclusivo della storia politica e istituzionale dell’umanità , la seconda, nel ribadire la propria posizione di attore principale del sistema politico, ricorda come spesso la sua azione debba essere proiettata in altri ‘spazi’, non necessariamente coincidenti con quelli attraverso i quali è organizzato e si concretizza l’ideale democratico.
Con simili premesse, il panel si propone di ospitare paper che, anzitutto, tentino di inserire coerentemente la riflessione su democrazia e religione nel più ampio dibattito sulle trasformazioni dei regimi e dei sistemi politici. Particolare attenzione verrà posta sulle connessioni che la teoria democratica ha instaurato con le dottrine religiose, per avanzare qualche chiave di lettura che sappia interpretare, per esempio, la tensione permanente fra gli «spazi di potere» e i «tempi dei processi». Tale polarità suggerisce ‘categorie’ per studiare in maniera sistematica il rapporto politica-religione e si riferisce, in ultima istanza, a una delle più pressanti critiche al funzionamento del sistema democratico (e alle sue élites dirigenti): l’incapacità di saper coniugare l’adozione di politiche con effetti immediati (perché necessarie a risolvere problemi impellenti) a una visione complessiva e di lungo periodo.
In un tale quadro d’analisi, non sono pochi gli interrogativi che potrebbero essere sollevati: in quali ‘spazi’ è più evidente il rapporto fra religione e democrazia? All’interno delle culture politiche? Nell’organizzazione del sistema partitico? Nell’azione quotidiana dei governi? Quale ruolo può giocare la religione nel processo di superamento della sfiducia che le opinioni pubbliche nutrono nei confronti della democrazia?
Il panel intende ospitare interventi che abbiano come obiettivo quello di svelare, criticamente, le connessioni fra la teoria democratica e il pensiero politico religioso (contemporaneo, ma non solo), così da evidenziarne le reciproche influenze e le persistenti incompatibilità .
Religion, Secularism and Politics in 21st century Turkey
Chairs: Luca Ozzano ( luca.ozzano)
Abstract: The relation between religion and politics in contemporary Turkey is very peculiar, as a consequence of the last two centuries of the country’s history. Until the early 20th century, the Ottoman empire was also, at least nominally, the seat of the Caliphate, and therefore the centre of the Muslim world, with a strong influence of the ulemas on the administration of the Empire. On the other hand, the Republic of Turkey created in the 1920s was marked by reforms inspired by French Positivism, which created the strongly secular institutional arrangement today still in place. Only since the 1970s, with the rise of the Islamist movement, political Islam could start to play again a role in Turkish public affairs, and to start its conquest of power, culminated in 2002 with the rise to power of the Justice and Development Party of Recep Tayyip Erdogan.
Today the country is thus deeply divided between secularist and pro-Islamic forces, supporting very different sets of policies, and it is marked by a lively debate about ethical-religious issues, as well as about the public and political role of powerful brotherhoods such as the Hizmet movement of Fethullah Gülen.
This panel will include contributions about the relation between religion and politics in contemporary Turkey under different points of view and methodological perspectives, such as in terms of political parties, political participation, social movements, interest groups and public policies. Both single-case studies and comparative works are welcome.